Esenzione da vaccino anti-Covid-19 e relativa certificazione: come funzionano

È stata pubblicata in data 4 agosto 2021 la circolare del Ministero della Salute  che regolamenta le modalità di certificazione delle esenzioni dal vaccino anti-Covid-19. Vediamo i dettagli.

Ambito di applicazione

La circolare ministeriale si applica “al fine di consentire l’accesso ai servizi e attività di cui al comma 1, art. 3 del Decreto-Legge 23 luglio 2021, n 105, ai soggetti che per condizione medica non possono ricevere o completare la vaccinazione per ottenere una certificazione verde COVID-19.”

L’art. 3, co. 1 del D.L. 105/2021 elenca i casi in cui è obbligatorio disporre del cd. green-pass (certificazione verde) per avere accesso ad una serie di servizi ed attività aperti al pubblico (servizi di ristorazione al chiuso, spettacoli ed eventi sportivi, convegni e congressi, concorsi pubblici etc.). Tali disposizioni (e dunque la necessità di certificazione verde per avere accesso ai servizi) non si applicano:

  • ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale (es. bambini di età inferiore ai 12 anni) e
  • ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica, rilasciata secondo i criteri definiti con la circolare oggi in commento.

Quando viene rilasciata la certificazione

La certificazione di esenzione alla vaccinazione anti SARS-COV-2 viene rilasciata nel caso in cui la vaccinazione stessa venga omessa o differita per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, che la controindichino in maniera permanente o temporanea.

Le persone che ottengono una esenzione alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2 devono essere adeguatamente informate sulla necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione come: usare le mascherine, distanziarsi dalle persone non conviventi, lavare le mani, evitare assembramenti in particolare in locali chiusi, rispettare le condizioni previste per i luoghi di lavoro e per i mezzi di trasporto.

Chi può rilasciare la certificazione?

Fino al 30 settembre 2021 le certificazioni potranno essere rilasciate direttamente dai medici vaccinatori dei Servizi vaccinali delle Aziende ed Enti dei Servizi Sanitari Regionali o dai Medici di Medicina Generale o Pediatri di Libera Scelta dell’assistito, che operano nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2 nazionale.

Restano comunque validi i certificati di esclusione vaccinale già emessi dai Servizi Sanitari Regionali, per quanto nel frattempo le regioni dovranno provvedere a rivalutarli alla luce dei criteri contenuti indicati nella nuova circolare.

La certificazione deve essere rilasciata a titolo gratuito

anche mediante le piattaforme regionali già preposte al rilascio di certificati vaccinali e di inidoneità alla vaccinazione, e dovrà essere archiviata unitamente alla documentazione clinica dell’interessato relativa attraverso i servizi informativi vaccinali regionali e con modalità definite dalle singole Regioni/PA.

Forma della certificazione

In attesa del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che individuerà le specifiche tecniche per trattare le certificazioni e verificarne la validità in modalità digitale, le certificazioni di esenzione continueranno ad essere validamente rilasciate in formato cartaceo.

Contenuto e durata della certificazione

La certificazione dovrà contenere i dati elencati nella circolare (dati identificativi del paziente, data di validità dell’esenzione, dati del servizio vaccinale etc.) ma

non potrà contenere altri dati sensibili del soggetto interessato, inclusa la motivazione clinica dell’esenzione.

Le certificazioni, anche quelle già emesse, potranno avere una validità massima fino al 30 settembre 2021, salvo ulteriori disposizioni ministeriali.

Vaccinazione anti-SARS-CoV-2: principali controindicazioni e precauzioni

Una controindicazione è una condizione nel ricevente che aumenta il rischio di gravi reazioni avverse. In generale una vaccinazione non deve essere somministrata quando è presente una controindicazione perché il rischio delle reazioni avverse è maggiore dei vantaggi indotti dalla vaccinazione.

Una precauzione è una condizione nel ricevente che può aumentare il rischio di gravi reazioni avverse o che può compromettere la capacità del vaccino di indurre un’adeguata risposta immunitaria. In generale, quando è presente una precauzione può essere necessario approfondire il singolo caso valutando il rapporto beneficio/rischio. La maggior parte delle persone che, al momento della seduta vaccinale, evidenzi una precauzione alla vaccinazione COVID-19 può essere vaccinata, ma in alcuni casi deve essere presa in considerazione la consultazione con il medico curante o con uno specialista per determinare se la persona possa ricevere la vaccinazione in sicurezza.

In entrambi i casi, la valutazione deve essere riferita allo specifico tipo di vaccino che si intende somministrare; la presenza di una controindicazione o di una precauzione a quello specifico vaccino non esclude la possibilità che possano essere somministrati altri vaccini disponibili.

La raccolta accurata dell’anamnesi e la valutazione della presenza di una controindicazione o di una precauzione va effettuata ogni qualvolta si debba somministrare un vaccino, anche se lo stesso vaccino è già stato somministrato in precedenza a quella persona.

Le principali condizioni o situazioni che possono rappresentare una controindicazione o precauzione a tutti i vaccini anti-SARS-CoV-2 attualmente somministrati in Italia [Comirnaty (Pfizer-Biontech), Spikevax (Moderna), Vaxzevria (Astrazeneca) e Janssen (J&J)] consistono nell’ipersensibilità del soggetto al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; per Vaxveria si aggiunge la manifestazione di sindrome trombotica associata a trombocitopenia in seguito della prima somministrazione del vaccino, mentre per il vaccino Janssen la manifestazione di episodi di sindrome da perdita capillare.

Altre controindicazioni alla somministrazione di un vaccino (o di ulteriori dosi dello stesso) sono:

  • l’aver riportato una reazione allergica grave dopo una dose di vaccino;
  • la segnalazione di sindrome di Guillain-Barré senza altra causa riconducibile (segnalata molto raramente in seguito alla vaccinazione con Vaxzevria)
  • casi di miocardite/pericardite (segnalati, sempre molto raramente, dopo l’inoculazione di vaccini COVID-19 a mRNA: Pfizer e Moderna).

In caso di reazione non voluta alla prima dose di un vaccino COVID-19, la circolare evidenzia la possibilità di utilizzare un vaccino di tipo diverso per completare l’immunizzazione, previa eventuale consulenza allergologica e valutazione rischio/beneficio individuale per evitare il rischio di reazioni crociate tra componenti di vaccini diversi.

Per contro, non costituiscono controindicazione alla somministrazione dei vaccini:

  • lo stato di gravidanza; tuttavia, qualora – dopo valutazione medica – si decida di rimandare la vaccinazione, alla donna in gravidanza potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione;
  • l’allattamento;
  • l’esito di test sierologici. La circolare ribadisce che l’esecuzione di test sierologici, volti a individuare la risposta anticorpale nei confronti del virus, non è raccomandata ai fini del processo decisionale vaccinale; per tale motivo la presenza di un titolo anticorpale non può di per sé essere considerata, al momento, alternativa al completamento del ciclo vaccinale.

Data la complessità dell’argomento trattato, le condizioni indicate non sono da ritenersi esaustive; al fine di supportare i medici vaccinatori nella valutazione dell’idoneità alla vaccinazione, le Regioni e PA dovranno promuovere l’individuazione presso i Centri Vaccinali (o altri centri ad hoc) di riferimenti tecnici per la modalità di presa in carico dei casi dubbi e un gruppo tecnico regionale di esperti in campo vaccinale.

La Direzione Generale della Prevenzione attiverà un tavolo nazionale di confronto tra i referenti di tali gruppi tecnici, al fine valutare collegialmente eventuali casi particolari.

Ci aggiorniamo la prossima settimana con un altro, interessante argomento!

Nel frattempo, resta collegato o iscriviti alla newsletter per non perdere i prossimi aggiornamenti.

A presto!

LEGGI IL DOCUMENTO

Circolare Ministero Salute 4.8.2021