Fascicolo sanitario elettronico: in Gazzetta Ufficiale le nuove Linee Guida

In data 11 luglio 2022 sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le nuove Linee Guida per l’Attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, finalizzate a realizzare gli obbiettivi di innovazione stabiliti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Vediamo come dovrebbe (auspicabilmente) cambiare la sanità elettronica in Italia.

Il PNRR come leva per il cambiamento?

Il PNRR ha stanziato 1,38 miliardi di Euro per il potenziamento del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) al fine di garantirne la diffusione, l’omogeneità e l’accessibilità su tutto il territorio nazionale da parte degli assistiti e operatori sanitari. Per l’erogazione dei fondi, sono stati definiti due obiettivi:

  • entro la fine del 2025, l’85% dei medici di base dovrà alimentare il FSE
  • entro la metà del 2026, tutte le Regioni e Province Autonome dovranno aver adottato ed utilizzare il FSE.

Le Linee Guida oggi in commento:

° intendono sintetizzare e emendare tutte le precedenti raccomandazioni e divenire la base per l’attuazione del progetto nei tempi sopra visti

° sono state elaborate con il fine di fornire un indirizzo strategico unico a livello nazionale per l’implementazione e il governo delle iniziative di evoluzione del FSE e dei sistemi con esso integrati.

Ma facciamo un passo indietro.

L’attuale contesto nazionale

L’attuale FSE è stato istituito nel 2012 con l’obiettivo di permettere a tutti i cittadini di accedere alle principali informazioni riguardanti la propria salute e di fornire una base dati condivisa per tutti gli operatori sanitari. L’attuazione dei FSE, per competenza, è stata gestita a livello regionale.

Nonostante negli anni siano stati delineati i requisiti minimi di standardizzazione, ad oggi nel panorama nazionale si denotano importanti lacune e disomogeneità, che rendono di fatto il FSE inutilizzato in gran parte delle Regioni d’Italia. Ad oggi, il FSE:

  • non è in grado di fornire una rappresentazione puntuale delle condizioni di salute dell’assistito, del contesto sociosanitario e dei piani socioassistenziali
  • non è ugualmente alimentato in tutte le Regioni. Anche nelle Regioni in cui è stata attuata la realizzazione del nucleo minimo, e in alcuni casi dei documenti integrativi, l’alimentazione risulta essere non uniforme da parte delle diverse strutture sanitarie in esse operanti
  • non mette a disposizione a livello nazionale tutti i servizi previsti dalla normativa.

Dei servizi specifici offerti dal FSE nelle diverse Regioni, le comunicazioni di ricette e le consultazioni di referti sono quelli più ampiamente diffusi; i servizi più avanzati (per es. prenotazioni visite online e consultazione di dati provenienti da dispositivi per telemedicina) rimangono molto poco diffusi.

Inoltre, le Regioni hanno sviluppato, per i propri FSE regionali, modelli architetturali diversi: pertanto, anche quando le strutture di una data Regione inseriscono i dati e documenti richiesti nel FSE, frequentemente le strutture di una diversa Regione non sono in grado di vedere quanto inserito, perché funziona con un sistema diverso.

Infine, secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano, solo il 38% dei cittadini ha sentito parlare del FSE e il 12% lo utilizza, una percentuale che migliora solo nel caso di pazienti cronici o con gravi problemi di salute.

 Conoscenza del FSE
Categoria di cittadini Conosce Utilizza
Assistiti 38% 12%
Pazienti cronici o con gravi problemi di salute 73% 37%

Gli obbiettivi e le direttrici d’azione delle Linee Guida

Partendo da questa situazione, le nuove Linee Guida sono definite sulla base degli obiettivi fissati dal PNRR, secondo i quali il FSE dovrebbe diventare:

  • il punto unico ed esclusivo di accesso per i cittadini ai servizi del SSN
  • un ecosistema di servizi basati sui dati per i professionisti sanitari per la diagnosi e cura dei propri assistiti e per un’assistenza sempre più personalizzata sul paziente
  • uno strumento per le strutture ed istituzioni sanitarie che potranno utilizzare le informazioni cliniche del FSE per effettuare analisi di dati clinici e migliorare la erogazione dei servizi sanitari.

Per raggiungere questi obbiettivi, le Linee Guida definiscono 4 direttrici di azione:

  • garantire servizi di sanità digitale omogenei ed uniformi
  • uniformare i contenuti in termini di dati e codifiche adottate
  • rafforzare l’architettura per migliorare l’interoperabilità del FSE
  • potenziare la governance delle regole di attuazione del nuovo FSE.

Requisiti obbligatori e requisiti raccomandati

Le Linee Guida definiscono i requisiti obbligatori e raccomandati da attuare nel breve e nel medio periodo per perseguire gli obiettivi sopra delineati. In particolare, costituiscono:

Requisiti obbligatori da attuare nel breve periodo

Nel breve periodo, il FSE vuole raggiungere i seguenti obbiettivi:

* PER I CITTADINI:

permettere la ricerca e consultazione dei documenti clinici e l’accesso a servizi amministrativi del SSN (es. variazione posizione dell’assistito rispetto al SSN)

* PER GLI OPERATORI SANITARI:

Medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici specialisti: 

consentire la ricerca e consultazione dei documenti clinici dei propri assistiti e la condivisione e collaborazione con altri professionisti per finalità di cura

Infermieri ed altri Professionisti Sanitari:

consentire la ricerca e consultazione dei documenti clinici degli assistiti di cui seguono le cure, limitatamente ai dati di propria pertinenza ed ai trattamenti ad essi consentiti.

Requisiti obbligatori da attuare entro la durata del PNRR

Cosa si vuol fare diventare il FSE alla fine del processo di auspicata innovazione? Il nuovo FSE dovrà rispondere alle seguenti funzioni:

* PER I CITTADINI:

– ricerca e consultazione di dati clinici

– raccolta di dati e documenti generati autonomamente (PGHD)

– accesso a prestazioni di telemedicina, emergenza−urgenza ed erogazione farmaci

– prenotazione e pagamento di prestazioni sanitarie

– “patient empowerment”

* PER GLI OPERATORI SANITARI:

Medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici specialisti:

– ricerca e consultazione dei dati clinici degli assistiti

– loro analisi finalizzata a supportare le decisioni cliniche nella esecuzione delle attività di diagnosi e cura

– valutazione preventiva dell’appropriatezza prescrittiva

– monitoraggio dell’aderenza alle cure del paziente

– prevenzione primaria e secondaria

– prenotazione e pagamento di prestazioni per i propri assistiti

Farmacisti:

supporto allo svolgimento dell’attività di distribuzione di farmaci, tra cui la consultazione del foglietto illustrativo e la verifica della terapia erogata

– registrazione e segnalazione di allergie e reazioni avverse ai farmaci

– prenotazione di prestazioni per conto degli assistiti

Infermieri ed altri Professionisti Sanitari:

– ricerca e consultazione dei dati clinici degli assistiti di cui seguono la cura, per quanto di propria pertinenza

Istituzioni Sanitarie e Direzioni Sanitarie Regionali:

– supporto alle attività di prevenzione e programmazione sanitaria

Enti di Ricerca:

supporto alle attività di ricerca in campo medico e biomedico.

Per concludere

Com’è evidente, il PNRR e le nuove Linee Guida si pongono obbiettivi ambiziosi: solo il tempo potrà dirci se il sistema è effettivamente pronto per fare il passo essenziale per la sua innovazione.

Ci aggiorniamo la prossima settimana su un nuovo interessante argomento!

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A presto!

LEGGI IL DOCUMENTO

Nuove Linee Guida FSE 2022